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Gastronomia: Focaccia agrigentina o dell’Immacolata


Focaccia agrigentina o dell’Immacolata (pani ca meusa e ricotta)

Nella tradizione culinaria Agrigentina, come veramente accade nel resto della Sicilia, in genere la preparazione di una specifica pietanza viene preparata in occasione di una particolare ricorrenza o evento della vita. Nel caso di Agrigento tale tradizione è legata alla festa dell’Immacolata che si tiene il giorno 8 dicembre.

Ad Agrigento è anche nota come “Focaccia dell’Immacolata”, ed è una versione rivisitata del tradizionale panino con la milza, un cibo di strada di origini palermitane. Il tradizionale panino “ca Meusa” viene aggiunta della ricotta fresca ed una spolverata di pecorino stagionato a scaglie.

INGREDIENTI 

1 Focaccia morbida, superiormente spolverata di sesamo

100 g. di milza, polmone e, talvolta, trachea  di vitello (scannaruzzatu in dialetto)

70 g. di ricotta fresca di pecora

caciocavallo o pecorino stagionato.

PREPARAZIONE

Soffriggere a lungo nella sugna (lo strutto) la  milza e il  polmone (che vengono prima bolliti interi)  tagliati a fettine sottili. Imbottire la focaccia  con le interiora soffritte, con la ricotta fresca di pecora e spolverate con caciocavallo stagionato.


Curiosità:

Il pani câ meusa (in italiano panino con la milza) è una specialità alimentare della città di Palermo (Sicilia), esempio di tradizione gastronomica nel campo del cosiddetto “cibo da strada”.

Il meusaru si serve di un’attrezzatura caratteristica: una pentola inclinata, con strutto bollente nella parte bassa, mentre in alto attendono le fettine di interiora che verranno fritte al momento della vendita. Una forchetta a due denti serve per estrarre le fettine fritte dal grasso di cottura, che vengono rapidamente scolate e inserite nella vastella, anch’essa calda, e per questo custodita sotto un telo. Il panino va servito caldo, in mano all’avventore, in carta da pane o carta assorbente.


Video sulla preparazione:

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