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Presepe vivente in Sicilia 2019: Castanea delle Furie (ME)

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Presepe vivente in Sicilia 2019: Castanea Delle Furie (ME) 

Natale con Gioia a Castanea – Presepe Vivente XXX Edizione


Date di Apertura: 25, 26, 27*, 28, 29, 30* Dicembre 2019 – 1, 2*,3*, 4, 5, 6 Gennaio 2020.
Dalle 17.30 alle 19.30 / *dalle 18.30 alle 19.30

Ingresso: gratuito (gradita un’offerta libera dei visitatori)

Castanea delle Furie è una frazione del comune di Messina che rientra nel territorio della Circoscrizione VI del capoluogo peloritano.


Da oltre venti anni, i giovani dell ‘Associazione turistico culturale ‘Giovanna d’Arco’ allestiscono nell’antichissimo Casale di Castanea delle Furie, un Presepe vivente, dove è possibile percorrere vicoli e ‘vanedde’ di un ‘Villaggio bethlemmiano’. Attraverso la ricostruzione presepiale, senza cadute di stile di tipo ‘folkloristico’ questa manifestazione, contribuisce a tramandare una intensa religiosità popolare assai consolidata nella nostra Isola, quale il culto e la devozione al Bambino Gesù.

 Abbiamo scelto questa, una delle tantissime sensazioni che i visitatori provano nel camminare fra vicoli e ‘vanedde’, per parlare di un ‘Villaggio bethlemmiano’ vivente che, da oltre vent’anni, i giovani dell ‘Associazione turistico culturale ‘Giovanna d’Arco’ allestiscono nell’antichissimo Casale di Castanea delle Furie. E non vorremmo peccare di presunzione se affermiamo che il Presepe vivente di Castanea ha uguagliato, se non superato, la fama dell’analoga sacra rappresentazione che dal 1983 si tiene a Custonaci, un piccolo Comune in provincia di Trapani. Il fatto è che tutta la comunità del villaggio messinese partecipa a questa immensa rappresentazione da ‘teatro edificante’ medievale e nessuno recita o mima pateticamente gesti, manualità, saperi antichi di mestieri artigianali, contadini e pastorali. Nessuna finzione, insomma, perché gli ambienti, i tipi umani, gli strumenti di lavoro, le suppellettili e gli arredi che compongono tutti i quadri viventi di questa rappresentazione ‘en plein air’, attingono proprio dal vissuto degli abitanti di Castanea, dai loro segni autentici di una civiltà e di una cultura agro pastorale che un tempo scandiva i giorni del villaggio nella sua ‘storia senza potere’.

Si legge dal sito del Associazione:

Sono passati più di vent’anni ormai da quel giorno in cui delle menti vivaci, quasi per gioco, partorirono una piccola idea che mai avrebbero pensato sarebbe divenuta un successo locale. Eppure sono bastate poche mani volenterose per trasformare una grande villa piena di erbacce in una Betlemme in miniatura, ormai diventata l’orgoglio di noi “Castanoti”.

Siamo poco più di tremila abitanti; la parola “Presepe” è ormai diventata d’abitudine tra le nostre conversazioni, e spesso distrattamente ci ritroviamo a pronunciarla; ma, altrettanto magicamente, ogni anno in prossimità del Natale, anima i nostri cuori e dà energia alle nostre mani, che si armano per dare ognuna un colpo di scalpello alla nostra piccola opera d’arte.

Arriva il 25 dicembre, e con le tuniche piegate in una busta, le nostre famiglie lasciano le case incamminandosi verso la Villa e ad ogni passo si allontanano dal ventunesimo secolo, pronti per attraversare il ponte verso il passato. E riempiendo le capanne si riempiono anche i nostri animi, che pieni di una luce nuova, con naturalezza si calano nei personaggi dell’Anno Uno, facendo finta di non vedere i visitatori sfilare davanti a loro per le vie del percorso, che osservano curiosi le mani laboriose degli artigiani che impastano il pane, o lavorano il legno; e attirati dalle musiche orientali si fermano divertiti a osservare le odalische e il lussurioso Erode che striscia tra le loro gambe, e pochi si accorgono del Diavolo che posto su una torre in alto domina la scena del peccato: sotto di lui la reggia dei pigri romani che si ingozzano di ogni ben di Dio, il rumoroso Bazar e i ridicoli sacerdoti del tempio che blaterano false morali. Salendo cambia di nuovo la musica, cessa il rumore. Placide famigliole badano alla casa e agli animali, e si cominciano a scorgere dei raggi luminosi che marcano il cielo: è la stella cometa che guida verso la grotta, eccola lì: la giovane Maria coccola il neo-nato Gesù sotto lo sguardo di Giuseppe che completa il quadro della natività. E sembra che una parte della luce che anima 200 personaggi visti fino a quel punto, sia adesso riflessa nei visi dei visitatori, che escono rinnovati e quasi sorpresi dalla piccola Betlemme.

Proprio per questo “Vivente” è l’aggettivo che meglio riesce a descrivere tutto questo: non si tratta soltanto di gente in tunica che arrangia pezzi di stoffa sopra i maglioni e nasconde le scarpe da tennis alla meglio, ma di un grande cuore che batte sotto un’atmosfera di una rara suggestione, che speriamo di trasmettere a quanta più gente possibile.

Fonte: Fonte: www.giovannadarco.org 


Rassegna fotografica di edizioni precedenti tratta da pagine ufficiali

Foto tratte da Facebook.

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Video tratti da youtube



Info e curiosità:

Dal suo nascere l’associazione Giovanna d’Arco si è prefissata fra i suoi obiettivi la tutela, la salvaguardia, la conservazione e la fruizione dei beni storico-artistici, paesaggistici e monumentali del villaggio di Castanea e del recupero della memoria ancora appena visibile nelle tradizioni legata fortemente alla nostra vocazione agro-pastorale. Attraverso mirate iniziative quali mostre, incontri, pubblicazioni, corsi, visite guidate, giochi, calendari ecc. ecc. ha creato i presupposti perché si incrementasse fra i naturali l’interesse e la conoscenza dell’immenso patrimonio tramandatoci dai nostri avi. Di recente questa passione è stata “premiata” dalla Provvidenza che ha fatto sì di recuperare i fondi necessari per portare a termine due importanti restauri, un dono prezioso, grazie ai fondi del Presepe Vivente, per l’intera comunità.

Fonte: www.giovannadarco.org 


Maggiori informazioni sull'evento:

Indicazioni stradali per raggiungere il presepe:

 


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