L’Artista del giorno: Di Giovanni Luigi

Fu avviato alla pittura dal padre Giuseppe, dal quale apprese i rudimenti del disegno e del colore. Successivamente studiò a Napoli nella scuola di Domenico Morelli, che lo considerò uno dei suoi migliori allievi; in tale occasione perfezionò oltre alla pittura anche le tecniche del pastello e dell’acquerello.

Tornato a Palermo alla fine del 1800intorno al 1882, divenne uno degli artisti più ricercati e stimati della città. Eseguì numerosi ritratti a pastello, paesaggi che si richiamavano alle esperienze di Lo Jacono e partecipò anche alle alle decorazioni del teatro Massimo.

Con l’opera “L’ambulatorio”, che si trova alla Galleria d’arte moderna di Palermo, Di Giovanni, si avventura in un racconto dai modi descrittivi e veristi, inserendosi in pieno in quel filone ottocentesco.

Luigi Di Giovanni divenne titolare della cattedra di Disegno di figura all’Istituto delle Bella Arti di Palermo, e in seguito in quella di “pittura della figura” e, nel frattempo, si dedicò alla pittura ad olio, pastello e acquarello, nonchè all’affresco e alle decorazioni con scene allegoriche e mitologiche.
La produzione artistica di Luigi Di Giovanni è corposa. Fu un Autore noto per per le scene di ambientazione storica, di genere, di nature morte, di paesaggi agresti e urbani, ma anche un apprezzato ritrattista.

Esposto alla Galleria D’Arte Moderna (Palermo) l’opera del Di Giovanni “Pescatori di Sferracavallo” olio su tela 1892, che rivela gli insegnamenti artistici della scuola napoletana di Domenico Morelli.
Il dipinto raffigura un momento della giornata lavorativa dei pescatori di Sferracavallo, spiaggia della sua città natale, che lasciano le barche e si incamminano lungo la spiaggia affaticati dal carico delle loro ceste.