La pittura è l’arte che consiste nell’applicare dei pigmenti a un supporto per lo più bidimensionale, come la carta, la tela, la ceramica, il legno, il vetro, una lastra metallica o una parete. Essendo i pigmenti essenzialmente solidi, è necessario utilizzare un legante, chiamato medium, che li porti a uno stadio di impasto stendibile, più fluido o più denso, e che permetta anche l’adesione duratura al supporto una volta che interviene un processo di asciugamento, di presa o di polimerizzazione.  Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto è detto dipinto.

Il risultato è un’immagine che, a seconda delle intenzioni dell’autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte.

La pittura intesa come forma artistica non è una meccanica apposizione di colore a un disegno, ma è un’arte che pone dei problemi più complessi: la resa del colore, le variazioni di tono, lo studio di luci ed ombre, l’illusione di spazi naturalistici, la ricchezza della tecnica (con smalti, impasti, velature).


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La pittura gode di un posto di primo piano su tutte le arti. Basti pensare a come il concetto stesso di “opera d’arte” (visiva) sia più spontaneamente associato a dipinti piuttosto che a sculture o opere di architettura, per non parlare poi delle cosiddette “arti minori”. Oltre ai fattori storici che hanno determinato la divisione tra arti “maggiori” e “minori” (Leon Battista Alberti distingueva gli aspetti intellettuali rispetto a quelli manuali, secondo una definizione fatta propria poi dalle Accademie nel XVII secolo e da esse canonizzate), la pittura ha un’innegabile facilità di fruizione rispetto alle altre forme artistiche.

Quale opera bidimensionale non necessita di particolari sforzi per essere percepita: basta guardarla frontalmente, a differenza di una scultura che si esprime su tre dimensioni, per non parlare della maggiore complessità delle architetture. Ciò significa anche una immensamente maggiore fruibilità, si pensi alla semplice economicità delle riproduzioni fotografiche di pittura, che possono circolare con estrema facilità, impossibile, per adesso, per le opere d’arte tridimensionali.

Tecniche pittoriche

Esistono molti tipi di tecniche pittoriche, che si differenziano sia per i materiali e gli strumenti usati sia per le superfici sulle quali è eseguita l’opera. Le prime superfici sulle quali l’uomo realizzò primitive forme d’arte pittorica, geometrica e figurativa, furono le pareti di una caverna oppure di una casa o di un tempio. Nel Medioevo il supporto preferito dai pittori era la tavola di legno, per poi passare con il tempo alla tela, con la quale si ovviò al problema del peso e della relativa instabilità del pannello ligneo. Altri supporti possono essere: la carta, il metallo, il vetro, la seta, una parete e qualunque altra superficie in grado di mantenere in modo permanente il colore.

Classificazione delle tecniche pittoriche:

  • Sulle pareti abbiamo l’affresco, il murale, il graffito e l’encausto.
  • Su tavola abbiamo la pittura a tempera, i colori ad olio ed i colori acrilici.
  • Su carta abbiamo il pastello, la pittura a tempera, l’acquerello e il guazzo o gouache.
  • Su tela abbiamo la tempera, la pittura ad olio e la pittura acrilica.
  • Su ceramica abbiamo le pitture vascolari con ossidi e fondenti.
  • Su seta ed altre stoffe abbiamo il batik, lo Shibori, il Serti e l’acquerello.

Altre tecniche figurative sono: la miniatura, l’acquaforte, l’acquatinta e, in generale, tutte le tecniche grafiche in grado di produrre opere uniche (ad esempio il disegno) o multiple (stampa da matrice, ma anche digitale).

Nell’esecuzione di opere pittoriche si aggiunge la possibilità di utilizzare vari strumenti: pennelli, spatole, aerografo, spray, punte ed anche attrezzi che non nascono per uso artistico ma che vi sono adattati dalla perizia o dalla fantasia dell’artista.

L’elenco non può considerarsi né esauriente, né tassativo, in quanto possono essere utilizzate, oltre alle superfici più varie, anche tecniche e materiali eterogenei, realizzandosi così opere a tecnica mista (ad esempio il collage con la pittura) o opere polimateriche (ad esempio colori uniti od abbinati a tessuti, carte, materiali inerti, oggetti).

Fonte: wikipedia

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