🎨 L’Artista siciliano …… del giorno 20 gennaio

Mercurio Gaetano, pittore siciliano.

Palermo, 1730 – 1790)
Mercurio Gaetano
La deposizione di Cristo -1777 circa
Olio su tela 280×210 cm
Diocesi di Cefalù
il dipinto, senza cornice, mostra ai piedi della croce la Deposizione di Cristo con la Madonna, la Maddalena, San Giovanni, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.

La deposizione di Cristo -1777 circa

Olio su tela 280×210 cm

Breve biografia dell’artista:

Gaetano Mercurio (Palermo, 1730 – 1790) fu un pittore palermitano del tardo barocco.

Definito triviale, scorretto disegnatore e fosco coloritore, studiò col pittore cappuccino Fedele Tirrito di San Biagio Platani e da questi fu inviato a Roma presso l a scuola di Sebastiano Conca. La prima notizia che riguarda la sua attività artistica è un documento del 1778, in quell’epoca infatti dipinse per la chiesa madre di Castelbuono. Giuseppe Velasco fu un suo allievo.

Sue opere si trovano a Galati Mamertino e in alcune chiese palermitane.

Gli vengono assegnate altre opere per Castelbuono, eseguite prima di questa data: i riquadri di tela raffiguranti Ester, Giuditta, David e S. Giovanni Evangelista nella cappella dell’Immacolata all’interno della Matrice nuova e nella cappella del Sacramento S.Luigi Gonzaga che riceve la comunione dal cardinal Bellarmino e Gesù Cristo che comunica la Vergine Maria.

Gli viene attribuita una Madonna delle Grazie nella parrocchia palermitana di S. Antonio Abate e altre tele nella chiesa del SS. Crocifisso di Calatafimi.

Ancora sue opere si trovano a Galati Mamertino, Chiaramonte Gulfi e in alcune chiese palermitane.

Info & curiosità

Nella bottega dell’artista operarono anche i figli.

Antonio, nato nel 1750 circa e scomparso sul finire del secolo; come per il padre la prima opera certa si trova a Castelbuono, nella Matrice nuova e rappresenta la Vergine con il Bambino tra i SS. Paolo e Francesco di Paola. Suoi dipinti si trovano anche nella chiesa madre di S.Bartolomeo a Lipari. L’unica sua opera affresco è la decorazione della volta della chiesa del SS. Crocifisso a Calatafimi. Gli viene attribuita la tela della Deposizione presente nella chiesa madre di Enna e altre opere di sua mano si trovano a Motta d’Affermo.

Anche Gioacchino (1758 – 1808 ca.) fu attivo nella bottega paterna; gli sono attribuiti gli affreschi dell’Oratorio dei Bianchi, ora quasi del tutto cancellati e una Natività nella Chiesa del Carmine a Palermo.

Alla famiglia appartenne anche Salvatore, che fu console della Corporazione degli argentieri. E’ di sua mano il grande ostensorio in argento dorato e smalti del Duomo di Enna del 1768. Gli è attribuito anche l’ostensorio della Cattedrale di Palermo decorato a smalti e volute, che culminano nella sommità del fusto con puttini che reggono la sfera gemmata, ricoperta da brillanti e rubini.

Multimedia sull’artista:

Sitografia: Wikipediawww.beweb.chiesacattolica.it/

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