🎨 L’Artista siciliano …… del giorno 24 febbraio

Domenico La Bruna, pittore siciliano.

Trapani, 24 febbraio 1699 – Trapani, 19 giugno 1763
Domenico La Bruna
Madonna di Trapani tra Santi Carmelitani, 1737
Olio su tela 40×60 cm
Mazara del Vallo, Chiesa di Maria Santissima Annunziata

Madonna di Trapani tra Santi Carmelitani, 1737

Olio su tela

Breve biografia dell’artista:

Domenico La Bruna (Trapani, 24 febbraio 1699 – Trapani, 19 giugno 1763) è stato un pittore italiano del barocco siciliano, attivo soprattutto a Trapani e provincia.. 

Figlio di Domenico, mercante di origine messinese e di Rosalia, della quale non si conosce il casato. Sebbene il padre l’avesse indirizzato verso l’attività commerciale, Domenico era più propenso a seguire la sua vocazione religiosa, culminata con l’ordinazione presbiterale; nello stesso periodo, visto il suo talento per il disegno, si dedicò all’attività artistica.

A Trapani, La Bruna ben presto emerse fra i pittori tardobarocchi, insieme a Giuseppe Felice (1656 – 1734) e Giuseppe La Francesca. Il suo linguaggio espressivo e creativo è in parte riconducibile alla tradizione trapanese, alimentata in un primo tempo da Andrea Carreca (1590 – 1677), e successivamente da Felici, ma anche dal ricco e multiculturale ambiente palermitano tardobarocco con forti riferimenti all’opera e ai modi di Antonio Grano (1660 ca. – 1718), Filippo Tancredi (1655 – 1722), Olivio Sozzi (1690 – 1765) e, in particolare, di Vito D’Anna (1718 – 1769).

Alla fase iniziale della sua attività sono da attribuire le pale d’altare con la Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro e la Strage degli innocenti, entrambe nella Chiesa di San Tommaso di Canterbury a Marsala, in cui spiccano elementi compositivi tardo-manieristici, da lui acquisiti nella tradizione pittorica locale, oppure attraverso le stampe dei pittori classici.

Le opere successive appaiono conformate, in certo qual modo, sul naturalismo pittorico di Pietro Novelli (1603 – 1647) diffuso nell’area trapanese attraverso Andrea Carreca, confluito parzialmente in Felici, divulgatore di un linguaggio tardonaturalistico ma infiacchito dall’inclinazione devozionale dell’arte controriformata. A questa fase sono da ascrivere la pala con Sant’Alberto degli Abbati, conservata nella Chiesa di Sant’Alberto a Trapani, e le due con Sacra Famiglia, una nella Chiesa di San Giuseppe a Marsala e la seconda del Collegio dei gesuiti a Trapani, come pure la Visione di san Francesco d’Assisi alla Porziuncola custodita nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Marsala, attribuito inizialmente da Scuderi a Carrera.

A un periodo sotto l’influenza del palermitano Antonio Grano si deve far risalire la pala con la Sacra Famiglia della Chiesa di San Vito a Monreale, dove nello stesso periodo La Bruna eseguì anche una Gloria di sant’Ignazio di Loyola (1737 ca.) per la chiesa gesuitica, oggi intitolata al Sacro Cuore.

Info & curiosità

Le opere trattano temi sacri su commissione da ordini religiosi per luoghi di culto, temi allegorici per la raffinata decorazione di ambienti in palazzi nobiliari e abbellimenti di interni in edifici pubblici.

Fra le opere dell’artista:

Multimedia sull’artista:

Sitografia: WikipediaYuotubeit.cathopedia.org

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