Raffaele La Scala – maestro carradore
Raffaele La Scala, artigiano maestro carradore
(Comiso 02/01/1924 – Agrigento 2006)
Il maestro Raffaele La Scala, nato a Comiso(RG) e vissuto ad Agrigento, è stato uno degli ultimi rappresentanti dei Carradori siciliani e il suo lavoro ha costituito un prezioso documento della storia della nostra terra in un panorama fatto di costumi antichi, fantasiosi e nobili.
La sua attività comincia già all’età di cinque anni quando, a seguito della morte prematura del padre, si vede costretto ad alternare le proprie giornate tra studio e lavoro.
Dopo la licenza elementare segue gli insegnamenti della pregiata e qualificata scuola di Comiso, paesino a quindici chilometri da Ragusa, frequentando le botteghe dei migliori maestri carradori come i Puglisi, e i Floridia.
Già all’età di diciassette anni apre bottega a Grammichele sempre in provincia di Ragusa, ma la inattesa chiamata alle armi lo costringe dopo qualche anno a chiudere l’attività e partire.
Dopo pochi mesi per fortuna arriva il congedo, perché figlio unico e orfano di padre, così ritornato a Comiso in un momento propizio alla diffusione del carretto siciliano torna a dedicarsi alla costruzione di nuovi carri ma soprattutto al sostegno della famiglia.
Nel puntuale e meticoloso svolgimento del proprio lavoro viene contattato da vari committenti e tra questi ha la fortuna di incontrare alcuni nostri concittadini che affascinati dalla sua manovalanza, gli propongono di aprire bottega ad Agrigento.
Nella città dei templi il suo pellegrinaggio sembra proprio finire, così per più di quindici anni lavora ininterrottamente costruendo carretti nuovi ma soprattutto dedicandosi molto alla manutenzione di quelli che già lavoravano.
Siamo all’inizio dell’epoca in cui la motorizzazione sta iniziando a sostituire il carretto, così con la nascita della motoape il lavoro prima rallenta ma nel giro di pochi anni finisce e lo costringe a chiudere bottega.
Dopo qualche anno di inattività, come per tutti gli amanti della propria arte, si risveglia l’estro che lo sprona a rispolverare gli attrezzi con l’intento di lasciare una testimonianza delle proprie opere e un ricordo di se alla propria famiglia.
Oggi che non c’è più ha lasciato al figlio Marcello una collezione di cinque carretti in ottimo stato di conservazione, risultato di un artigianato certosino, svolto con fatica ed umiltà, che racchiude schegge di una millenaria tradizione, trasfuse in una maestria sapiente e bene affinata.
Negli ultimi anni le sue fatiche sono state compensate con l’attribuzione di vari premi e riconoscimenti.
Nel 2004 l ’importanza e l’unicità del suo antico mestiere ha destato l’interesse della soprintendenza ai beni culturali che nell’ambito di un generale intervento di monitoraggio territoriale delle attività tradizionali riguardanti arti e mestieri nonchè manufatti realizzati secondo antiche tecniche di lavorazione ha provveduto a una catalogazione scientifica delle attrezzature utilizzate per la costruzione del carretto e dei prodotti finiti considerato, altresì, che il maestro La Scala oltre all’esecuzione delle parti costitutive la struttura del carretto curava anche l’estetica con pregevole risultato artistico sia in veste di intagliatore che di fabbro/scultore.
Impegnativi sono i rilievi lignei intagliati che il maestro Raffaele eseguiva per motivi sia ornamentali che artistici di una scultura.
Percorrendo il sentiero tracciato dall’incidere del tempo è ovvio che oggi il carretto siciliano non desta più la sensazione di quel rudimentale mezzo di trasporto che fin dall’800 consentiva i collegamenti tra la campagna e i centri urbanizzati, ma si dirige verso altre direzioni che ne fanno veicolo di trasmissione del folklore e del sapere attraverso la finezza, la ricchezza e la qualità dell’arte profusa in esso dall’artigiano che ci ha lavorato.
Con abilità, perizia e capacità creativa, il maestro Raffaele La Scala ci ha permesso, pertanto, di ammirare gli ultimi esemplari di una tradizione unica nel suo genere e veramente autentica, frutto dell’esperienza accumulata in tanti anni di silenzioso lavoro svolto con passione ed accurata ricerca dei particolari, ma soprattutto ci ha lasciato una testimonianza allegorica di quella Sicilia in cui sopravvive ancora una cultura popolare capace di tramandare e valorizzare l’immagine delle nostre più profonde radici.
Per ulteriori informazione si possono consultare i siti internet www.raffaelelascala.net
Tel. 0922604966 – 360398231
Fonte: www.comune.agrigento.it
Contributi video tratti dal web.
Video di Benedetto Adragna dedicato a Raffaele La Scala.
Un artista del Carretto Siciliano |
Principali opere/produzioni attribuite all’artista:
Fonti: wikipedia/Youtube/altro
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