Chiesa della Beata Maria Vergine del Soccorso (Badiola)
La chiesa della Beata Maria Vergine del Soccorso (1529), meglio conosciuta come Chiesa della Badiola o Parrocchia San Michele, venne edificata nel 1529, contigua ad un monastero, mentre era vescovo mons. Giuliano Cybo. La chiesa ancora oggi è conosciuta con il termine “Badiola”, per diversificarla dalla “grande Badia” delle monache Cistercensi di Santo Spirito, proprio perché il monastero accoglieva donne, tutte dello stesso ceto sociale, che si formavano e divenivano religiose. Oggi del monastero non è rimasto nulla, poiché venne abbandonato nella seconda metà dell’ottocento e negli anni trenta del novecento, venne edificato un palazzo per alloggi popolari. Dopo l’evento franoso del 19 luglio 1966 che colpì la parte settentrionale della città di Agrigento, molte fabbriche furono distrutte tra le quali la chiesa di San Michele, trasferendo così nel 1969 la parrocchia alla Badiola. L’interno è ad unica navata e mostra una decorazione sobria ed elegante e vi si accede attraversando il maestoso pronao sorretto da quattro colonne in pietra del XVI secolo, in stile pseudo dorico con pulvino, sormontate da arcate, che sorreggono quella che fu la cantoria, luogo dove le religiose si riunivano per celebrare la liturgia delle ore. Questo spazio durante gli ultimi interventi dell’anno duemila è stato chiuso per ricavarne un’aula dedicata al catechismo. Le pareti, il presbiterio e l’abside sono arricchite da lesene e cornicioni in stucco e la decorazione del soffitto si limita al presbiterio e all’abside. La copertura dell’aula liturgica è a volta a botte lunettata, che fu rifatta assieme alla copertura, in seguito al crollo avvenuto dopo la frana del 1966. La facciata conserva in buono stato il suo elemento più pregevole: il portale rinascimentale attribuito alla scuola dei Gagini, interamente realizzato in pietra. E’ impostato su un arco che sormonta due colonne rettangolari lisce, fiancheggiate da altre due colonne recanti rilievi geometrici al centro e alla base, dotate di pregevoli capitelli dalle fattezze di gusto corinzio, impreziositi da eleganti decorazioni floreali. Sopra il portale si apre un rosone caratterizzato da un leggero rilievo decorativo che l’intonaco ha però livellato con la superficie esterna. Sovrasta l’intera facciata la settecentesca loggetta campanaria a tre arcate, e gli elementi architettonici della composizione riprendono, nel loro complesso, i modelli tardo barocchi molto diffusi nell’agrigentino.
Particolari costruttivi e planimetrici
Impianto Planimetrico: La chiesa ad unica navata culmina nella parte occidentale con la presenza dell’abside, preceduta dal presbiterio.
Pianta: Il perimetro della chiesa è delimitato da una muratura portante che disegna una pianta a forma rettangolare, e nelle pareti laterali si aprono quattro cappelle in maniera ritmica e simmetrica, che in passato contenevano degli altari.
Abside: La zona absidale è preceduta dall’area presbiterale ed entrambe sono contornate da arcate trionfali poggianti su paraste. E’ caratterizzata dalla macchina d’altare a tempietto in marmo policromo e il frontone è di forma semicircolare, mentre al centro una nicchia alloggia la statua lignea raffigurante la Madonna del Pane, opera del XVIII secolo.
Interno: L’ingresso all’aula liturgica è caratterizzato da un maestoso pronao sorretto da quattro colonne in pietra del XVI secolo, in stile pseudo dorico con pulvino, sormontate da arcate, che sorreggono quella che fu la cantoria, luogo dove le religiose si riunivano per celebrare la liturgia delle ore. Questo spazio durante gli ultimi interventi dell’anno duemila è stato chiuso per ricavarne un’aula dedicata al catechismo. L’aula è coperta da una volta a botte lunettata dove si aprono, in direzione delle lunette, delle finestre rettangolari che portano luce all’interno. Nella parete di destra si nota un pulpito in ferro battuto dalla struttura leggiadra e di tradizione locale.
Impianto strutturale: Le pareti perimetrali sono costituite da blocchi portanti in calcarenite arenaria, che sorreggono l’orditura principale della copertura realizzata a due falde, e il soffitto costituito da una volta a botte lunettata.
Elementi decorativi: Le pareti, il presbiterio e l’abside sono arricchite da lesene e cornicioni in stucco e la decorazione del soffitto si limita al presbiterio e all’abside. Ricorrente è l’elemento decorativo della cupoletta a forma di valva di conghiglia, simboleggiante l’aspirazione dell’uomo a congiungere la propria esistenza a Dio. Ad arricchire questo scenario, disposte nelle pareti, sono inserite delle tele e quadri raffiguranti santi e scene tratte dalla bibbia.
Prospetto principale: La facciata conserva in buono stato il suo elemento più pregevole: il portale rinascimentale attribuito alla scuola dei Gagini, interamente realizzato in pietra. E’ impostato su un arco che sormonta due colonne rettangolari lisce, fiancheggiate da altre due colonne recanti rilievi geometrici al centro e alla base, dotate di pregevoli capitelli dalle fattezze di gusto corinzio, impreziositi da eleganti decorazioni floreali. Sormonta l’insieme un architrave a fasce degradanti un freggio a foggia classicheggiante finemente scolpito con volute che si snodano simmetricamente da una maschera centrale e un frontone con timpano interrotto da una nicchia che accoglie l’opera scultorea, realizzata nel XVI secolo, raffigurante la Madonna del Soccorso recante in mano la tipica mazza che brandisce in atteggiamento di protezione e salvaguardia dell’umanità intera, contro le avversità del male. Sopra il portale si apre un rosone caratterizzato da un leggero rilievo decorativo che l’intonaco ha però livellato con la superficie esterna. Sovrasta l’intera facciata la settecentesca loggetta campanaria a tre arcate, e gli elementi architettonici della composizione riprendono, nel loro complesso, i modelli tardo barocchi molto diffusi nell’agrigentino.
Altare ligneo con mensa marmorea.
Ambone realizzato in marmo.
Fonte: wikipedia – www.chiesacattolica.it
Galleria fotografica:
Foto e cartoline storiche:
Localizzazione della Chiesa Beata Maria Vergine del Soccorso (Badiola)
Info e contatti:
Via San Girolamo, 1 – 92100 Agrigento
Telefono: 092224867 Email: Sito web:
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