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Chiesa di Santa Maria dei Greci

La chiesa di Santa Maria dei Greci sorge sopra i resti di un tempio dorico, del secondo quarto del V secolo a.C., ritenuto quello di Giove Polieo, oggi di Athena. All’interno della chiesa a tre navate, sono subito riscontrabili una statua lignea della Madonna col Bambino del ‘500, posta nell’abside della navata destra, sul muro della navata medesima sono ancora visibili delle tracce di affreschi del 1300 e nell’abside della navata centrale un crocifisso ligneo, anch’esso dei primi del ‘500. La copertura della navata centrale è caratterizzata da capriate decorate che sorreggono un cassettonato a lacunari, anch’esso decorato, mentre la parte absidale presenta alcune capriate e parte del cassettonato costituite da elementi lignei nuovi ricoperti uniformemente da vernice marrone. le coperture delle navate laterali, invece, sono realizzate con doppio ordine di travi lignee con soprastante tavolato, ma non presentano nessuna decorazione. Sulle pareti perimetrali, settentrionale e meridionale, si aprono delle nicchie che danno spazio ai resti delle colonne del tempio dorico. La pavimentazione realizzata con pannelli in vetro trasparente stratificato e legno, lascia intravedere i resti basamentali del tempio dorico e l’impianto di illuminazione posto al di sotto di tale pavimentazione, esalta ulteriormente la calcarenite del tempio. Una delle tappe fondamentali delle trasformazioni avvenute all’interno della chiesa, avvennero durante il periodo chiaramontano per opera di Pujades e il portale ne è una testimonianza. Nel seicento un altro elemento, ubicato in fondo alla navata destra, impreziosisce la chiesa di Santa Maria dei Greci, raffigurato nel monumento sepolcrale. Un’altra testimonianza importante del 1700 è la cripta, ubicata nella fondazione della navata centrale.


Particolari costruttivi e planimetrici

Impianto Planimetrico: La chiesa è costituita da tre navata con l’ingresso posto nella parete occidentale, coincidente con la navata centrale. La parete orientale è caratterizzata da tre absidi che inglobano parte del basamento del tempio dorico. Il piano di calpestio adiacente le absidi rispetto a tutta la pavimentazione della chiesa, è rialzato di circa 15 cm. La scansione delle tre navate è dettata da colonne doriche che sorreggono degli archi in pietra a sesto acuto.
Pianta: La chiesa ha una pianta pressoché quadrata e nelle pareti meridionale e settentrionale si aprono delle nicchie, che inglobano parti delle colonne del tempio di Athena, e nella parete settentrionale tale nicchie sono chiuse da pannelli lignei, che separano l’aula liturgica dal sottostante krepidoma, visibile dalla parte dell’antiquarium.
Abside: Le tre absidi sono realizzate in blocchi di calcarenite arenaria e si aprono sull’aula liturgica mediante tre archi ogivali poggianti su elementi verticali. Tale rappresentazione è sottolineata dalla differenza di materiale adoperato, infatti, sia gli archi che gli elementi verticali sono costituiti con biocalcarenite gessosa. Ogni abside ha nella parte centrale superiore una piccola apertura chiusa da un elemento vetrato fisso con telaio ligneo.
Impianto strutturale: L’impianto strutturale è costituito da muratura portante costituita da blocchi in calcarenite arenaria. Nella parte centrale dell’aula liturgica, sono disposte delle colonne doriche in calcarenite arenaria, che sorreggono degli archi a sesto acuto dello stesso materiale, i quali, oltre a delimitare la navata centrale, sorreggono la copertura soprastante realizzata da capriate. Mentre, le navate laterali sono coperte da una struttura di travi a doppio ordine in legno e tavolato.
Coperture: La navata centrale ha una copertura costituita da due falde, mentre le navate laterali hanno una sola falda, in entrambi i casi il rivestimento finale utilizzato sono i coppi siciliani.
Elementi decorativi: Significativo è l’affresco quattrocentesco con storie della vita della Vergine Maria. L’affresco parte dalla raffigurazione della figura biblica di Jesse (padre della discendenza davidica) che tiene in mano una radice che si snoda ed eleva verso l’alto generando i quadretti con scene bibliche afferenti alla vita di Gesù e di Maria. Al centro la figura della Vergine che allatta il Bambino. Parte dell’affresco è andato perduto e sono pervenute le raffigurazione dell’annuncio a Gioacchino e la presentazione al Tempio di Maria.
Corte interna: L’area esterna alla chiesa, adibita a giardinetto, è attraversata da un vialetto in battuto di cemento che collega i due portali, quello che da l’accesso all’aula liturgica e quello che accede a tale vialetto, chiuso con un cancello in ferro battuto.
Pavimenti e pavimentazioni: Il pavimento, realizzato con pannelli in vetro trasparente stratificato e in legno massello in essenza di castagno, poggia su una struttura portante in acciaio zincato ad elementi tondi pieni, assemblati in opera e sollevati rispetto al basamento del tempio.
Portale: Una delle tappe fondamentali delle trasformazioni avvenute all’interno della chiesa, avvennero durante il periodo chiaramontano per opera di Pujades e il portale ne è una testimonianza. Realizzato da una sobria e schematica incorniciatura con sottili cordoni delimitanti la larga ghiera liscia, inoltre, nella parte sommitale viene collocato lo stemma gentilizio. Il tutto costituito con elementi in biocalcarenite gessosa.
Preesistenze: La chiesa sorge sui ruderi del tempio dorico di Athena, periptero esastilo avente 13 colonne sui lati lunghi, la cui costruzione risale al 460-450 a.C.. Tutt’oggi sono riscontrabili tracce del tempio, infatti, all’interno dell’aula liturgica sono visibili le colonne, tagliate e inserite all’interno di nicchie, il basamento del tempio visibile attraverso la pavimentazione realizzata con pannelli in vetro trasparente stratificato, e in fine nella parte settentrionale sotto il livello stradale è possibile visitare il krepidoma del tempio per una lunghezza di circa 22 m.
Elemento marmoreo: Nel seicento un altro elemento, ubicato in fondo alla navata destra, impreziosisce la chiesa di Santa Maria dei Greci, raffigurato nel monumento sepolcrale in tarsie marmoree che accoglie i resti di un nobile fanciullo figlio di Bartolomeo Caputo e Isabella Termini. Sul sarcofago, fra i due angeli, un bassorilievo raffigurante la Madonna dell’Itria, patrona dei siciliani.
Cripta: Nel settecento la Chiesa diventa sede della Confraternita omonima di cui rimane visibile, nelle fondamenta della navata centrale, la cripta ad aula voltata a botte dedicata alla sepoltura degli stessi confratelli.
Altare: Costituito da piedi in acciaio verniciato nero antracite e piano in marmo giallo egiziano.
Ambone – Costituito da un telaio laterale e una base in acciaio verniciato nero antracite. Il piano di calpestio e il piano inclinato, che sorregge l’evangeliario, sono in legno di castagno.

Fonte: wikipedia – www.chiesacattolica.it


Galleria fotografica:

 


Foto e cartoline storiche:

 


Localizzazione della Chiesa Santa Maria della Pietà

Info e contatti:

Piazza Luigi Pirandello, 1 –  92100 Agrigento
Telefono: 0922401810

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