La sfincia di San Giuseppe, dolce fritto tipico della Sicilia
La sfincia di San Giuseppe è un tipico dolce fritto siciliano, oggi ufficialmente inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).
È diffuso nella Sicilia occidentale e viene consumato tradizionalmente il 19 marzo, durante la festa di San Giuseppe, considerata in tutta l’Isola la prima festività della nuova stagione primaverile, oltre che la festa del papà. Oggi è possibile acquistarlo nelle pasticcerie siciliane tutti i giorni dell’anno.
Il nome (spincia in siciliano) deriva dal latino spongia, “spugna”, oppure dall’in arabo: ﺍﺴﻔﻨﺞ, isfanǧ “spugna”). Questi nomi hanno origine dalla particolare forma di questo dolce, che si presenta come una frittella morbida e dalla forma irregolare, proprio come una vera e propria spugna.
L’origine di questo dolce è antichissima, tanto che compare, anche se con nomi diversi, nella Bibbia e nel Corano. Inoltre, pare che sia l’evoluzione di pani o dolci arabi o persiani fritti nell’olio. Le sue origini sono attribuite alla città di Palermo; infatti questa gustosa e semplice frittella è stata trasformata in un dolce prelibato dall’abilità delle suore del monastero delle Stimmate, situato a Palermo, che l’hanno tramandato ai pasticcieri palermitani e l’hanno dedicato al Santo degli umili, come umili del resto sono anche gli ingredienti. All’inizio la ricetta era piuttosto semplice ma i pasticceri palermitani hanno reso questo dolce ancora più gustoso arricchendolo con alcuni ingredienti tipicamente siciliani: crema di ricotta, grani di pistacchio e canditi di scorza d’arancia.
Fonte: wikipedia
Per la ricetta della sfincia occorre
250 g di farina 00
250 g di acqua
5 uova
50 g di strutto o burro
5 g di sale
Un pizzico di bicarbonato
Strutto o olio per friggere
Come procedere:
Sciogliere lo strutto e il sale in un tegame insieme all’acqua e portare a bollore. Aggiungere la farina setacciata lentamente, mescolando continuamente per il tempo necessario (circa 5-10 minuti) affinché il composto si stacchi dalle pareti del tegame.
Versare l’impasto in una terrina, lasciarlo intiepidire e cominciare a incorporare un uovo intero per volta fino a ottenere un composto liscio e dalla consistenza cremosa e densa. Infine, aggiungere il bicarbonato e lavorare la pasta per qualche altro minuto.
Cuocere 3-4 cucchiai di composto per volta in abbondante strutto caldo a 170 °C rigirando di tanto in tanto fino a farle gonfiare e dorare bene. Quindi riporle su carta assorbente in modo che perdano l’olio in eccesso.
Per la farcitura con crema alla ricotta di pecora:
Farcire con un po’ di crema di ricotta sia l’interno sia la superficie superiore delle sfince. Quindi guarnire ciascuna delle sfince di San Giuseppe con granella di pistacchi, una ciliegia candita e una scorzetta di arancia candita e servirle subito.
Video ricetta tratta dal web