Dove mangiare

Agrigento non è solo cultura ed archeologia. E’ anche una vivace cittadina dove alloggiare e gustare i piatti della tradizione siciliana. In questa sezione del sito trovi informazioni utili su  dove mangiare e dove acquistare prodotti tipici.

La cucina siciliana è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Sicilia fin dall’antichità ed è strettamente collegata alle vicende storiche, culturali e religiose dell’isola mediterranea. In linea con tale espressione è la cucina tipica “Giurgintana” (di Agrigento), che mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite negli ultimi due millenni, tramandata di generazione in generazione oltre che in ambito letterario. La cucina siciliana, così come quella “Giurgintana” (di Agrigento), sia motivo di riconoscimento e identità comune per i siciliani e, nell’epoca moderna, un motivo di attrazione turistica. Complessa ed articolata, la cucina siciliana è sovente ritenuta la più ricca di specialità e la più scenografica d’Italia.

Ecco alcune delle ricette tipiche agrigentine:


Territorio costiero e isolano 
Minestra di “Sicci” (seppie)  tipica della località balneare di Siculiana Marina;
Sogliola alla saccense; tipica di Sciacca
Polpette di sarde; tipiche di Licata
Spaghetti all’isolotto e il dentice al forno con brodo di carne; tipiche di Lampedusa
Territorio interno e montano
Pasta di San Giuseppe; tipica di Ribera
La ‘mpignulata ; tipica di Grotte
Pasta con i carciofi; tipica di Menfi
Pasta con fave e ricotta; tipica di Montevago
Cavatelli all’agrigentina; tipici di Agrigento (preparati con la variante della ricotta salata, melanzane, pomodori, aglio, cipolla)
La Stigghiola (tipica anche nel palermitano); tipica di Racalmuto
“U pitaggiu” (stufato di fave, piselli, carciofi); tipico di Castrofilippo
Il Macco di fave; tipico di Raffadali
Tagano di Aragona ; tipico di Aragona


La Chiesa di San Nicola (1219), si trova a meno di un chilometro dalla città percorrendo la Passeggiata Archeologica, incastonata tra
La Chiesa del Santissimo Crocifisso (1953), meglio nota come chiesa di San Vito, è stata eretta con decreto vescovile del 1953,
La Chiesa di Santa Rosa da Viterbo (1980)  venne costruita intorno gli anni ottanta del novecento e sorge su un
La Chiesa di Santa Croce (1980) venne costruita con l'intento di offrire un luogo di culto rilevante per il quartiere
La Chiesa di San Nicola (1980)  è l'unica chiesa e centro sociale di incontro a servizio della comunità del quartiere
< La Chiesa di San Lorenzo Martire (1574)  Con atto del 23 giugno 1574 il barone Pietro Montaperto Belguardo fece
Chiesa San Leone a (1600) L'originario impianto della chiesa ha origini seicentesche. Architettonicamente non si può collocare in uno stile ben
Chiesa Maria Santissima della Catena (1900) La Chiesa è costituita da un unico ambiente e si sviluppa secondo la direzione Nord-Sud
Chiesa della Beata Maria Vergine Mediatrice di tutte le Grazie (1956) Notizie storiche riportano la successione di più costruzioni prima dell'attuale
La Chiesa di Santa Gemma (1970) fu eretta intorno gli anni settanta del novecento e sorge su un terreno di forma